Nella piccola vetrina-museo, all'interno della chiesa, sono raccolti alcuni oggetti di arte sacra tra cui una pianeta del secolo XVII che apparteneva alla cappella di La Lechère. Si tratta di un dono dell'Arcivescovo di Parigi Monsignor Leclerc de Juigné che, fuggito dalla sua diocesi ai tempi della rivoluzione francese, aveva attraversato il Col Collon per rifugiarsi a Bionaz.
Sempre all'interno della chiesa parrocchiale è possibile ammirare la statua di Santa Margherita scolpita dallo scultore locale Ettore Bionaz.
All'interno del territorio della Parrocchia di Bionaz è possibile visitare cinque cappelle votive. La cappella di Chentre, costruita nel 1641, di cui il patrono è "Saint-Roch", festeggiato il 16 agosto. La cappella "La Serva", ubicata in frazione Rey. Costruita nel 1710, poi ristrutturata nel 1958, è dedicata alla Madonna delle Nevi (5 agosto). La cappella di Pouillaye, la cappella di La Lechère, dedicata a "Saint-Roch" ed a Santa Barbara (16 agosto), anche questa restaurata nel 1998.
Dietro alla chiesa parrocchiale di Santa Margherita si trova ancora un antico edificio in pietra chiamato la "Batise". Questa struttura, costruita nel 1795, è stata restaurata dall'attuale proprietario, il Comune di Bionaz, grazie a un contributo ottenuto con il "Giubileo del 2000" e con fondi propri, oggi funge da moderno ostello per la gioventù.
All'interno del territorio della Parrocchia di Bionaz è possibile visitare cinque cappelle votive. La cappella di Chentre, costruita nel 1641, di cui il patrono è "Saint-Roch", festeggiato il 16 agosto. La cappella "La Serva", ubicata in frazione Rey. Costruita nel 1710, poi ristrutturata nel 1958, è dedicata alla Madonna delle Nevi (5 agosto). La cappella di Pouillaye, la cappella di La Lechère, dedicata a "Saint-Roch" ed a Santa Barbara (16 agosto), anche questa restaurata nel 1998.
Dietro alla chiesa parrocchiale di Santa Margherita si trova ancora un antico edificio in pietra chiamato la "Batise". Questa struttura, costruita nel 1795, è stata restaurata dall'attuale proprietario, il Comune di Bionaz, grazie a un contributo ottenuto con il "Giubileo del 2000" e con fondi propri, oggi funge da moderno ostello per la gioventù.