Possiamo trovare ancora oggi diversi forni nelle frazioni di Voisinal, Vernosse, la Condemine, le Bouyoz e la Crétaz. Questi forni sono attivi e il rito della panificazione non si è mai fermato: avviene una due volte l’anno e coinvolge tutta la comunità. È un’occasione per stare insieme lavorando, il processo si svolge seguendo le tecniche antiche e rigorosamente a mano e nel rispetto delle norme igieniche: l’impasto viene mescolato da braccia forti poi diviso in pagnotte ben lavorate che vengono trasportate a piedi, dal "pastificio" al forno, su assi di legno; la delicata operazione di infornare e seguire la cottura avviene senza l’utilizzo di termometri, ma solo guardando il cambio di colore delle pietre del forno.
Rito nel rito è ciò che accade dopo il duro lavoro: la festa,il momento prezioso dell’uscita dei pani dal forno. Questo momento particolare che sanciva la fine della fatica e l'inizio della condivisione era segnato da movimenti come il lancio di mano in mano dei pani bollenti, fino a posizionarli su di un "ratelier" in legno. Una volta secco, l'ultimo atto del rito si svolgeva sul "copapàn", un tradizionale coltello di ferro unito al tagliere, che serviva per sezionare le pagnotte.